BARCELLONA. Alla municipalità non mancano le risorse per mettere in discussione lassetto della sua arteria più rinomata: dopo piazza Lesseps, recentemente inaugurata nella sua (ennesima) nuova veste, e piazza de les Glòries, coinvolta dal luglio scorso in una rimodellazione da più di 3 milioni di euro, ora tocca allAvenida Diagonal rinnovare il suo look. Lobiettivo è ridurre del 70% il traffico automobilistico privato per potenziare il trasporto pubblico, ma anche la zona pedonale e ciclabile, nel tratto compreso tra Glòries e piazza Francesc Macià, collegando lunica linea tranviaria della città, attualmente interrotta proprio in questo tratto. Trasformare 3,6 km di «avenida» in «paseo» comporterà dunque la perdita della supremazia dellautomobile, che viaggia attualmente su otto corsie, e lampliamento dei marciapiedi laterali, probabilmente prendendo come esempio il Paseo de Gracia. Resta da capire dove verranno deviate le circa 500.000 automobili che percorrono o incrociano la Diagonal quotidianamente.
Ma non è tutto. Il rifacimento verrà effettuato con la partecipazione degli abitanti. Il Comune, infatti, ha deciso di coinvolgere la cittadinanza nel processo progettuale mettendo a punto una pagina web dove informarsi sulla storia dellemblematica arteria oltre che sulle modalità di partecipazione e sugli sviluppi progettuali che coinvolgeranno la Diagonal. La macchina organizzativa ha già previsto unesposizione e una serie di sessioni informative dal titolo «La città è cosa di tutti» per introdurre la campagna referendaria che proseguirà poi in oltre un centinaio di sedi distribuite nei 73 quartieri della città. Fino a luglio saranno raccolti i suggerimenti presentati dalle associazioni e dai singoli, che verranno presi in considerazione dallUfficio Tecnico della Diagonal al momento di elaborare due proposte progettuali alternative. Queste saranno presentate al pubblico durante alcune giornate informative alla presenza di esperti, in una mostra, ma anche in occasione di una giornata «di strada» per offrire maggior visibilità ai progetti.
Il momento culminante del processo sarà nellaprile 2010, quando 1,4 milioni di barcellonesi sopra i sedici anni potranno prendere parte alla votazione e dire la loro sul futuro dellarteria. La sei giorni di referendum avverrà tramite internet, grazie a un sistema elettronico con codice daccesso che potrà essere attivato da casa, oppure in uno dei centri predisposti dal Comune. Se lesperimento funziona, la strategia potrebbe essere ripetuta per altre decisioni riguardanti trasformazioni urbane di rilievo.
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