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European Heritage Awards 2009: premiati due progetti italiani

Dal 2 al 7 giugno si è tenuto a Taormina il Congresso annuale di Europa Nostra, federazione pan-europea che rappresenta circa 250 organizzazioni non governative attive in 45 Stati in tutta Europa. In conclusione del forum «Tutela dei centri minori e dei borghi storici europei e del loro paesaggio circostante», organizzato in collaborazione con Italia Nostra, è stata adottata la Carta di Taormina: il documento evidenzia l’urgenza che le piccole città, i borghi storici d’Europa e il paesaggio rurale, con le sue colture tradizionali, debbano essere salvaguardati e valorizzati nell’ambito della pianificazione del territorio (oggi minacciato dalle diffuse espansioni urbane), soprattutto in coerenza con la Convenzione Europea del Paesaggio. La 4 giorni di studio e di discussione si è conclusa con l’assegnazione dei Grand Prizes del premio Europeo per la Conservazione del Patrimonio Culturale, promosso da Europa Nostra e dalla Commissione europea nel 2002 per premiare iniziative eccezionali nel settore del patrimonio culturale europeo e stimolare gli scambi transfrontalieri in merito al restauro del patrimonio culturale. Per l’edizione 2009 erano 138 le candidature provenienti da 24 paesi e suddivise in quattro categorie: «Conservazione patrimonio architettonico»; «Ricerca»; «Servizi specifici»; «Educazione, formazione professionale e sensibilizzazione». Tra i 28 progetti selezionati, i vincitori del Grand Prize sono stati 7: nella categoria «Conservazione», la torre campanaria della chiesa di Kesälahti (Finlandia), il Museo Mátra a Gyöngyös (Ungheria), la Chiesa dei Santi Faustino e Giovita a Fasano di Gardone Riviera (Brescia) eretta nel XV secolo e gravemente danneggiata dal terremoto del novembre 2004, l’High Level Bridge a Gateshead (Inghilterra); nella «Ricerca», il progetto «Arca di Noè», inerente all’impatto del cambiamento climatico globale sul patrimonio culturale architettonico e paesaggistico in un arco temporale di 100 anni realizzato dal Cnr di Bologna; per i «Servizi specifici», Glenn Murray, presidente e fondatore dell’Asociación Amigos de la Casa de la Moneda di Segovia per il suo impegno nella conservazione della stessa; nella categoria «Educazione, formazione professionale e sensibilizzazione», il programma Sustainable Aegean di Atene. In lizza per l’Italia c’erano anche il recupero e riuso dell’ex Mattatoio di Testaccio per la realizzazione del Macro Future e la Città dell’altra economia a Roma (Luciano Cupelloni); nella categoria «Ricerca», la valutazione e progettazione per il restauro strutturale e architettonico del Bedestan a Nicosia (Cipro) coordinata da Luciano Cessari, Giovanni Cangi e Elena Gigliarelli dell’Istituto per le Tecnologie applicate ai Beni culturali (ITABC) del Cnr; e nella categoria «Educazione formazione professionale e sensibilizzazione» il progetto a Pontemanco (Padova), per l’avvio di un metodo pedagogico di lettura dei paesaggi. La scadenza di presentazione delle candidature per l’edizione 2010 è il prossimo 1° ottobre.

Autore

  • Olimpia Niglio

    Nata a Salerno nel 1970, si laurea in Architettura presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” dove nel 2000 consegue il Dottorato in Conservazione dei beni architettonici. Si specializza in Restauro architettonico e a Roma consegue il Master in Management dell’arte e beni culturali. Dal 2000 al 2001 (Post PhD) è ricercatore e coordinatore del progetto “Nuovi strumenti di diagnostica nel campo del restauro architettonico” con fondi MIUR. Dal 2002 al 2010 è Adjunct Professor di Restauro architettonico presso il Corso di laurea in Storia dell’Arte dell’Università di Pisa dove ha insegnato anche presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte. Dal 2012 è Research Fellow presso la Kyoto University, Graduate School of Human and Environmental Studies, in Giappone. Dal 2014 è Full Professor di Storia e Restauro dell’Architettura presso la Facultad de Artes y Dibujo dell'Università Jorge Tadeo Lozano a Bogotá. Svolge attività di ricerca presso la Universitat Politècnica de València e presso il Kunsthistorisches Institut di Firenze. È stata Visiting Professor presso la Tokyo University, la Kanto Gakuin University di Yokohama, la Otemon Gakuin University di Osaka, il Western Galilee College di Akko in Israele, l’Universidad de Concepción in Cile e l’Universidad Nacional Autonoma de México. È autrice di volumi su tematiche comparative connesse alla storia e al restauro dell’architettura ed è vincitrice di premi internazionali tra cui il Premio monografia scientifica alla X Biennale di Architettura - Cuba 2015. È membro ICOMOS e ICOM.

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Last modified: 18 Luglio 2015