LAQUILA. Prosegue senza sosta la costruzione delle abitazioni del Piano CASE (Complessi antisismici sostenibili ecocompatibili), che riguarda solo LAquila città. Dopo lindividuazione delle aree e lavvio delle procedure di occupazione durgenza, a inizio giugno sono partiti i primi cantieri per la realizzazione delle piattaforme. Nei siti (Cese di Preturo e Bazzano) sono anche stati montati i pilastri e gli isolatori sismici su cui verrà realizzata la piastra che costituirà il basamento delle nuove abitazioni.
Dei 150 edifici previsti, 40 (circa 1.000-1.200 appartamenti su 4.000) saranno realizzati da imprese locali. La consegna dei primi 30 edifici è prevista per fine settembre, mentre i restanti 120 saranno ultimati entro fine anno. Dei 16 appalti banditi per lesecuzione delle opere propedeutiche, distinte per fasi (scavi e fondazioni, realizzazione delle piastre in cemento, fornitura di calcestruzzo, fornitura e posa in opera di pilastri in acciaio e isolatori sismici), solo 4 coinvolgeranno imprese abruzzesi quali aggiudicatarie o consorziate. La ragione è probabilmente da ricercare nella mancanza di ditte specializzate in loco: ad esempio, nella realizzazione di pilastri in acciaio e isolatori sismici (due appalti su tre per lesecuzione di scavi e movimenti terra sono invece stati affidati a imprese di Chieti e LAquila). La conferma della necessità di una superspecializzazione viene anche dallesito delle gare per lappalto delle piastre, che ha visto prevalere la torinese Zoppoli e Pulcher e i veneti del Consorzio Edile C.M. Gruppo Bison e della Sacaim. Secondo i dati della Protezione civile, la gara per i moduli abitativi ha coinvolto, invece, anche imprese locali. Oltre al Consorzio Consta (di cui fa parte il gruppo Sicap che ha una sede anche in Abruzzo), aggiudicatario di 10 edifici prefabbricati in calcestruzzo armato, 25 unità saranno realizzate da Taddei Spa (acciaio e pannelli in legno), mentre altre 5 saranno a carico di unATI (composta dalle ditte A. Frezza e W. Frezza, in associazione con Arclegno), entrambi abruzzesi.
Anche se i malumori locali sono stati parzialmente temperati dallesito delle successive gare, occorre comunque segnalare che le ditte partecipanti, individuate autonomamente dalla Protezione civile in base alle evidenze del mercato, sono state contattate con una lettera dinvito in ragione dellurgenza richiesta dalla situazione. Va poi evidenziato che, nella selezione dei progetti che hanno partecipato alla gara di appalto, bandita con il criterio dellofferta economicamente più vantaggiosa, per un importo complessivo unitario a corpo, chiavi in mano, per ciascun lotto costituito da cinque edifici (per un totale di 30 lotti) di 11 milioni di euro, sui 65 punti a disposizione per il merito tecnico ben 20 sono stati assegnati al grado di efficienza energetica, alla qualità degli impianti e alla sostenibilità ambientale, 15 alla qualità architettonica degli edifici e dei prospetti esterni e 10 alle finiture interne. Oltre al merito tecnico, sono stati valutati anche prezzo e tempo di realizzazione, rispettivamente con 25 e 10 punti.
Il Piano CASE dovrebbe togliere chi ha perso la casa dai container prima dellinverno, ma gli sfollati sono più di 13.000 e la Protezione civile sta ipotizzando di aumentare il numero delle unità, che verranno assegnate dal Comune in base a criteri di necessità e urgenza. A fine giugno sono partiti anche i bandi europei per la selezione delle imprese che realizzeranno le opere di urbanizzazione e i basamenti per i circa 1.000 Moduli abitativi provvisori (MAP, le casette unifamiliari di legno prefabbricate) che sostituiranno le tende dei campi base nei comuni del «cratere sismico», esclusa LAquila. Sarà compito dei sindaci emanare i bandi di gara, da definirsi sulla base del capitolato speciale dappalto preparato dalla Protezione civile, per un importo complessivo di circa 60 milioni. Nel frattempo è già iniziato il montaggio di 800 strutture in legno donate da imprese e istituzioni. Sono stati offerti o verranno finanziati anche asili nido, laboratori mobili, scuole prefabbricate, una tensostruttura per luniversità, una cittadella scolastica, poliambulatori e una struttura per bambini disabili. Nel centro storico del capoluogo è iniziata la rimozione delle macerie per liberare strade che potrebbero essere riaperte, aggiungendosi al primo tratto di centro storico già fruibile ai cittadini. Intanto proseguono le verifiche di agibilità. I sopralluoghi effettuati dai tecnici della Protezione civile sono stati 58.701, il 52,7% dei quali hanno decretato lagibilità, il 13,4% linagibilità temporanea ripristinabile con provvedimenti di pronto intervento, il 2,8% la parziale inagibilità e il 25,2% linagibilità totale. Sono stati ispezionati 55.105 edifici privati, 1.283 pubblici, 53 ospedali, 167 caserme, 591 scuole e 1.495 attività produttive.
Articoli recenti
- Città del Messico, la comunità che costruisce e cura i suoi presidi 22 Febbraio 2025
- Immeuble Molitor, se il restauro di Corbu è troppo grigio 19 Febbraio 2025
- Bologna, in Montagnola spunta Filla: nuova foglia in cerca di linfa 19 Febbraio 2025
- Parigi si muove sottoterra: Villejuif e la stazione di Perrault 17 Febbraio 2025
- Le nature interiori di Villa Savoye 15 Febbraio 2025
- Architettura e qualità? In Francia hanno un’idea (e ora una strategia) 14 Febbraio 2025
- La Biennale di Carlo Ratti: Installazione? No, necessaria sperimentazione 12 Febbraio 2025
- L’Archintruso. Ecco il vero piano MAGA: Make Architecture Great Again 12 Febbraio 2025
- Intelligens, l’architettura dell’adattamento sbarca a Venezia 11 Febbraio 2025
- Un quartiere virale: Seul, lo stile Gangnam 10 Febbraio 2025
- Gilles Perraudin, l’arte dei fondamenti in architettura 8 Febbraio 2025
- Wood Architecture Prize 2025: prestazioni senza ansia 7 Febbraio 2025
- Roma, 45 anni dopo, è ancora una città interrotta 5 Febbraio 2025
- Ri_visitati. Milano verticale, in principio fu la Velasca: 70 anni con restauro 4 Febbraio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata