Riceviamo e pubblichiamo un aggiornamento in merito al Piano strategico “Avvicinare le montagne” in Ossola: sviluppo sostenibile o ennesimo tentativo di realizzare un comprensorio turistico a spese dell’ambiente e dei vincoli di tutela?
Breve aggiornamento dello stato delle cose, rispetto alla lettera pubblicata da questo Giornale nel dicembre scorso. L’Alpe Devero (nella foto di copertina), una delle aree più belle e apprezzate delle Alpi, inserita nella “Rete natura 2000” e adiacente al Parco Veglia-Devero, è minacciata dal progetto “Avvicinare le montagne”. Si tratta di una proposta di accordo territoriale predisposta dalla società San Domenico Ski srl: nuovi impianti a fune di grande impatto ambientale, piste da sci, slittini e mtb, piattaforme per l’osservazione del panorama, bar e punti di ristoro. Interventi previsti in buona parte in aree protette. Per contrastare questo modello di turismo si è formato il Comitato tutela Devero, promosso da tre operatori locali, che il 22 giugno ha lanciato una petizione su change.org che ha raggiunto, in meno di tre settimane, quasi 40.000 firme.
L’ambiziosa operazione, condizionata da un investimento pubblico per l’ammodernamento di alcune infrastrutture di oltre 42 milioni, cui dovrebbe far seguito un intervento di 130 milioni da parte della San Domenico Ski srl, manca inoltre di qualunque stima dei flussi di entrata e di spesa, e soprattutto di un’analisi che chiarisca da dove sarebbe indotta la domanda.
Lo stesso Club Alpino Italiano ha espresso una decisa posizione a sostegno della tutela del Devero, sottolineando le evidenti criticità in ambito di sostenibilità, particolarmente nei conflitti “con alcuni target della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, approvata dal Governo il 2 ottobre 2017 in ottemperanza della Agenda 2030 sottoscritta dallo Stato italiano”. Ancora più esplicita, la Commissione Tutela Ambiente Montano del CAI “riconferma la inalterata e semmai aumentata preoccupazione unitamente a profondo disappunto per la proposta di accordo territoriale «Avvicinare le Montagne»“.
Il piano interessa inoltre aree classificate come Sito di interesse comunitario (SIC) e Zona di protezione speciale (ZPS) della “Rete natura 2000”, regolate da due direttive europee (92/43/CEE “Habitat” e 2009/147/CE “Uccelli”), in cui la conservazione della biodiversità è tutelata a livello di network su scala europea e dalla Regione Piemonte con DGR n. 21-4635 del 06/02/2017.
Parte degli interventi, la cui realizzazione è per ora accantonata ma considerata strategica dal progetto, confliggono anche col Piano paesaggistico regionale approvato nell’ottobre 2017.
Luca Mozzati
storico dell’arte e membro del Comitato tutela Devero
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infrastrutture , montagna , territorio fragile
Last modified: 10 Luglio 2018