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Alessandro ColomboWritten by: Design

Saloni Worldwide, a Mosca il design parla italiano

Saloni Worldwide, a Mosca il design parla italiano

Report dalla manifestazione dedicata all’arredo e al complemento di qualità; un’edizione ricca di eventi e concorsi per giovani designer

 

MOSCA. Appuntamento ormai consolidato, l’ottobre nella capitale russa è non solo mese di grandi ricorrenze storiche ma anche occasione per celebrare le ultime proposte del design, con particolare riguardo al campo degli interni. E l’Italia è più che protagonista in questo inizio di autunno moscovita. Ormai alla tredicesima edizione i Saloni Worldwide Moscow, organizzati dal Salone del Mobile.Milano, sono l’evento di riferimento conclusosi con un bilancio positivo: la fiducia del pubblico è testimoniata da 32.490 presenze, 18.269 operatori, con un incremento del 9,3% sul 2016. La manifestazione è sempre più punto di riferimento per la galassia della Federazione russa, come certificano i 120 operatori del settore che ICE ha portato qui da 24 regioni russe ed ex sovietiche, nonchè i 37 designer che si sono dati battaglia al Salone Satellite per conquistare un posto alla manifestazione del prossimo aprile a Milano. Design di interni, ma anche architettura di interni grazie alla piccola ma selezionata presenza delle aziende di Made Expo Worldwide.

Dal 2010 il design è protagonista anche in città ove la Moscow Design Week, organizzata da ACMG media group, porta mostre, proposte e manifestazioni che ancora una volta non mancano di parlare italiano. Anche qui un concorso per giovani – programmatico il titolo “02.2.20” – sotto la guida del curatore Giulio Cappellini ha aperto le porte della magica Milano ai giovani designer vincitori, con INTERNI Russia a fare da partner della manifestazione. Il centenario della Rivoluzione di ottobre del 1917 non poteva non essere fonte d’ispirazione, così il curatore Sergej Serov ha chiesto a graphic designer di tutto il mondo di reintepretare lo storico avvenimento nel progetto “1917-2017” con la sola condizione di disegnare poster usando esclusivamete i colori rosso, nero e bianco. Dal canto suo la giovane designer Julia Galich, nell’installazione «Malevich», propone al pubblico di giocare con tre schermi perforati che proiettano nello spazio deformate composizioni suprematiste. Per gli inguaribili romantici, una bella mostra sulle avanguardie nate dopo l’ottobre rosso accoglie gli stupiti visitatori dei magazzini GUM che, solidamente collocati sulla Piazza Rossa davanti al mausoleo di Lenin e al Cremlino, sono ora, quasi incuranti del proprio passato, una delle più belle vetrine del lusso globalizzato.

Autore

  • Alessandro Colombo

    Nato a Milano (1963), dove si laurea in architettura al Politecnico nel 1987. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti Associati International. Nel 1991 vince il Major of Osaka City Prize con il progetto: “Terra: istruzioni per l’uso”. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura ove ottiene riconoscimenti. Nel 1998 è socio fondatore dello Studio Cerri & Associati, di Terra e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per il restauro e la trasformazione della Villa Reale di Monza e il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design IDEA, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il Coffee Cluster presso l’Expo 2015

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Last modified: 25 Ottobre 2017