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Written by: Professione e Formazione

A Ferrara la XXIII edizione del Salone del Restauro

A Ferrara la XXIII edizione del Salone del Restauro

Si apre il 6 aprile con il sottotitolo di Salone dell’economia, della conservazione, delle tecnologie e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali e punterà i riflettori su musei, conservazione dell’architettura del Novecento e restauro del design

 

Con una veste rinnovata a partire dall’ampio sottotitolo, “Salone dell’economia, della conservazione, delle tecnologie e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali”, per arrivare alla durata, portata a tre giorni, e all’ingresso divenuto gratuito, si apre a Ferrara il 6 di aprile la XXIII edizione del Salone del Restauro, che affronterà molte sono le tematiche attraverso 150 tra convegni, mostre e presentazioni.

Promosso come di consueto di concerto con il MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), i musei sono il primo e importante fil rouge dell’edizione 2016 del Salone di Ferrara. Prima di tutto attraverso la sezione Musei in cui sarà rappresentato il sistema museale nazionale e in cui ci sarà occasione di incontro tra le realtà museali e i loro possibili interlocutori attivi in settori quali illuminotecnica, climatologia, software, accoglienza, guardiania, ristorazione, bookshop e merchandising, allestimenti, trasporto opere d’arte, archiviazione e catalogazione. Oltre al restauro. I musei, e la tematica dell’autonomia data a 20 importanti poli museali italiani, saranno inoltre al centro del seminario “Musei & Musei. Verso il sistema museale nazionale?”, organizzato da ANMLI (Associazione nazionale musei locali istituzionali). In approfondimento, una mostra dedicata al merchandising esporrà una selezione di oggetti e prototipi realizzati da designer e aziende rappresentative del made in Italy per ritrarre le principali attrazioni nazionali in gadget di qualità.

Ancora legati alla tematica museale sono infine gli interventi curati da TekneHub, parte dei quattro laboratori del Tecnopolo Ferrarese appartenente alla Piattaforma Tematica Costruzioni della rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna, che sono raggruppati in un convegno a due sessioni tematiche, “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche” e “Musei all’aperto diffusi nel territorio e problematiche di conservazione: impatto climatico e problematiche di conservazione dei Siti Unesco”, e all’interno del workshop/seminario “2016: la strategia digitale dei musei”.

Accanto a didattica e ricerca, le università italiane si trovano di fronte a nuove missioni connesse al ruolo di incubatori di start up e di elaboratrici di brevetti ma anche al loro essere depositarie e custodi di una parte importante del patrimonio nazionale, che dovrebbe essere gestito e conservato in un’ottica museale. In questo contesto è leggibile la partecipazione del SMA – Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Bologna diretto da Roberto Balzani che, proprietario di 14 collezioni, si rende portabandiera delle potenzialità di sviluppo negli ambiti della documentazione, conservazione, valorizzazione, utilizzo didattico e divulgazione possibili, e auspicabili, anche per molti altri istituti e di cui SMA stesso sarà una sorta di “cantiere nazionale”.

Guardando al territorio regionale, sempre presente il tema della ricostruzione post sisma 2012 in Emilia: sarà affrontato come di consueto di concerto da Ministero e Regione Emilia-Romagna che presenterà il rapporto sullo stato dell’arte circa gli interventi.

L’intervento sul patrimonio architettonico del Novecento è invece presente attraverso due ospiti internazionali, India e Brasile, i cui esempi e realizzazioni saranno al centro della mostra “Viver em Concreto – Living in Concrete: la conoscenza e la conservazione del Moderno in Brasile e India”, in cui uno speciale focus analizzerà i progetti di recupero di Vila Itororò a San Paolo del Brasile e della Casa di Vidro di Lina Bo Bardi. Altri esempi di interventi nazionali e internazionali di eccellenza saranno infine presenti attraverso Assorestauro – Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano e le sue 60 aziende associate. Su tutti, una mostra – esposizione punterà specificamente i riflettori su tre progetti particolarmente di interesse seguiti negli ultimi due anni: il Centro tecnologico per il restauro e il design a Cuba, la scuola di restauro a Mosca e il progetto Med Art e restauro della Sheik Suleiman Mescide a Istanbul.

La relativamente nuova tematica della conservazione del design è invece portata all’attenzione dalla partecipazione della Fondazione Plart di Napoli. Il museo presenterà a Ferrara parte della sua collezione permanente e alcuni esempi di interventi realizzati nel suo laboratorio di restauro, coordinato da Alice Hansen e Antonella Russo, e gli atti del convegno “Il futuro del contemporaneo. Conservazione e restauro del design”, tenutosi a maggio 2015 nella cornice del Festival internazionale del design – Tradizione, innovazione e sviluppo sostenibile.

Accanto alla tradizionale presenza dell’Istituto centrale per il Restauro di Roma e dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze (che presenterà i principali lavori compiuti nel 2015 all’interno di una giornata convegno), le pitture su muri di pietra sono invece l’oggetto della proiezione di “Patrizia Gioia – L’antica arte del Buon Fresco” che, curato dalla stessa autrice insieme a Lorenzo Vella, racconta l’antica arte pittorica, evidenziandone la didattica attraverso la ricostruzione ambientata nella metà del XIV secolo delle tecniche e delle fasi di realizzazione.

Come di consueto, l’edizione 2016 del Salone sarà accompagnata dal conferimento dei premi. A partire dai consueti Premio IQU, arrivato alla sua 11° edizione, e Premio Architettura Orizzontale, per arrivare al premio internazionale Domus restauro e conservazione Fassa Bortolo, per la quale sono stati presentati 84 progetti provenienti da Israele, Brasile, Cile, Argentina, Stati Uniti d’America, Cina e Giappone per un montepremi complessivo di 10.000 euro al quale quest’anno sarà per la prima volta affiancato un premio speciale per l’utilizzo specifico di prodotti Fassa Bortolo.

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Last modified: 5 Aprile 2016