Inaugurate due installazioni griffate Daniel Libeskind: «Life Electric» sul lago di Como e «The Crown» a Casalgrande
COMO / CASALGRANDE (REGGIO EMILIA). Inaugurata il 2 ottobre la scultura comasca firmata da Daniel Libeskind. Si chiama «Life Electric», è dedicata ad Alessandro Volta e da luglio fa sfoggio di sé sul tondello della diga foranea, in bella vista da tutto il lungolago (peraltro ancora ad accessibilità ridotta per il mai finito cantiere delle paratie mobili). Quando era stata annunciata, nello scorso autunno, aveva sollevato polemiche e critiche, il solito derby all’italiana di pro e contro: un po’ per il particolare processo decisionale (il progetto è stato regalato da Libeskind a un’associazione di imprenditori comaschi che ha sostenuto economicamente la realizzazione, circa 1 milione di euro complessivi), un po’ per il timore di un impatto troppo pesante in un punto delicato del paesaggio urbano e lacuale. Montata a tempo di record, la scultura è alta 15 metri, ha una silhouette che ricorda molto da vicino – in scala ovviamente ridotta – il progetto dello stesso Libeskind per il concorso, perso, per la torre Gazprom di San Pietroburgo, ed è realizzata in metallo con una finitura superficiale specchiante, capace di sviluppare giochi di riflessi con l’acqua del lago e i fronti della città.
Spostandosi invece in Emilia, il 17 ottobre a Casalgrande (Reggio Emilia) è stata inaugurata «The Crown». L’installazione, voluta da Casalgrande Padana, azienda leader del distretto ceramico emiliano, sorge in prossimità del suo principale sito produttivo, al centro della rotonda stradale di Dinazzano, sull’asse della Pedemontana che collega Casalgrande con Sassuolo. «Casalgrande Ceramic Crown» si configura come struttura tridimensionale spiraliforme dai volumi sfaccettati alta 25 metri che sperimenta l’utilizzo di componenti ceramici di ultima generazione. Concepita come una facciata ventilata ancorata a una snella struttura di acciaio, è infatti rivestita con Fractile, speciali lastre in grès porcellanato caratterizzate da un motivo frattale a rilievo.
Il nuovo landmark si pone in continuità con l’ormai noto «Casalgrande Ceramic Cloud», realizzato in una rotonda adiacente su progetto del giapponese Kengo Kuma nel 2010. Le due opere configurano così una sorta di sistema monumentale che simbolicamente rappresenta la porta d’accesso est al distretto ceramico emiliano. Continua dunque la collaborazione dell’azienda con prestigiose firme del panorama internazionale. Per Casalgrande, Libeskind sta sviluppando da tempo un percorso di ricerca formale e sviluppo tecnologico che ha già prodotto svariati esiti: dai sistemi di facciata per le residenze City Life a Milano all’installazione «Pinnacle» in occasione di Cersaie – Bologna Water Design 2013; dalla nuova serie di lastre ceramiche Fractile al rivestimento del Vanke Pavillion a Expo 2015; fino agli involucri di alcuni edifici in corso di realizzazione in diverse capitali estere.
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Last modified: 17 Novembre 2015