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Davide FragassoWritten by: Città e Territorio

Pescara: tra stazione inaugurata sottotono e verdetto per il bicchiere rotto di Ito

L’inaugurazione nel dicembre scorso di piazza Colonna (4.000 mq), conclude l’Accordo di programma avviato nel 1998 tra Comune, Ferrovie dello Stato e gruppo De Cecco. L’intervento comprende la realizzazione di un complesso commerciale e residenziale, la vasta trasformazione urbanistica dell’area, parcheggi interrati e la nuova stazione Porta Nuova, la seconda della città, scalo commerciale nonché sosta delle tratte regionali e metropolitane. La stazione, per molti una scommessa persa, porta la firma (anche se ritrattata) dello spagnolo Oriol Bohigas. L’intervento, costato 11 milioni, è oggetto di critiche per la difformità dal progetto originale e per il dubbio recupero della facciata della storica stazione. Gli ambienti interni e i binari superiori attendono il completamento, mentre a breve vi si trasferirà l’Urban Center.
E conclusa è anche la perizia sviluppata dal Ctu del tribunale sulla questione Huge Wine Glass (l’installazione firmata Toyo Ito), che assolve da ogni responsabilità il progettista giapponese e punta il dito contro la Clax Italia, l’azienda che ha realizzato l’opera, rea di aver utilizzato materiali di scarsa qualità, non completamente polimerizzati.

Autore

  • Davide Fragasso

    Nasce a Pescara nel 1982 dove, senza troppa fretta, nel 2012 si laurea in architettura con una tesi sulla rigenerazione urbana dei quartieri fascisti. Interessato dalle mutazioni urbane e dalla conservazione e trasformazione del patrimonio architettonico è co-fondatore, insieme a colleghi e amici di battaglie intellettuali, del Comitato Abruzzese del paesaggio, impegnato in prima linea nella sensibilizzazione sui temi del paesaggio e dell’architettura. Nel 2009 organizza il workshop internazionale “Metro-Borghi” a cui partecipano le Università di Lubiana, Pescara e della Florida. Dal 2013 è dottorando in architettura con una ricerca sul ruolo del metodo nella pratica professionale e nell’insegnamento dell’architettura. Nel 2014 la sua ricerca è selezionata per il convegno “La ricerca che cambia” – convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, organizzata dallo IUAV. Vive e lavora come architetto in Svizzera dove, parallelamente alla professione, coltiva con ottimistica pazienza la propria personale ricerca partecipando a concorsi e convegni senza dimenticare nei ritagli di tempo la passione per la musica, la fotografia e la bicicletta.

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Last modified: 27 Gennaio 2016