Ritornare dopo cinque anni nello stadio di Braga durante la partita di campionato della compagine locale contro il Benfica, decisiva per laccesso alla coppa Uefa, è unesperienza particolarmente emozionante. Non solo perché per la natura del tipo edilizio è levento stesso a permettere di apprezzare lingegno dellautore, ma perché lo stadio di Braga è tra le opere più note e analizzate di Eduardo Souto de Moura, personaggio chiave dellarchitettura portoghese dellultimo ventennio.
Certo, niente da paragonare con la complessità urbanistica dello stadio di Porto realizzato dallo studio Risco per gli stessi Campionati europei svoltisi in Portogallo nel 2004, né tanto meno con la capienza dei Mondiali di Francia o con lesigenza rappresentativa delle ultime Olimpiadi di Pechino. Semmai, per le caratteristiche del sito, è più vicino al tema il progetto del complesso sportivo di Le Corbusier a Firminy (solo recentemente concluso con il completamento della chiesa): il recupero di una cava («pedrera») dismessa attraverso luso sapiente della sezione e soprattutto limpiego del cemento armato a vista come elemento sobrio ed essenziale in rapporto con la matericità delle pareti rocciose. Eppure è proprio quel suo carattere freddo e anonimo che viene criticato per lo più dai cittadini di Braga, certamente abituati a stadi più appariscenti dai tratti spesso folklorici realizzati invece a Lisbona, dove più acuta si fa la competizione tra club per attrarre presenze paganti. Qui invece lincremento degli spettatori registrato dalla costruzione del nuovo stadio è legato principalmente ai livelli di comfort raggiunti grazie alla copertura di tutti i posti a sedere con una coppia di pensiline tra loro solidali per via di cavi dacciaio sospesi sul campo di gioco: un vero miracolo della tecnologia esibita, come del resto, nei doccioni metallici laterali che raccolgono lacqua piovana. La chiarezza dei sistemi di accesso e circolazione ha permesso un migliore controllo dei flussi e una maggiore sicurezza nello stadio. Lavvicinamento di un pubblico normalmente escluso da tali eventi sportivi (donne, anziani e bambini) ha reso lo stadio un punto abituale dincontro per compagnie e famigliole, creando di fatto una sorta di nuova piccola comunità che si ritrova in occasione delle partite casalinghe. A Souto de Moura, nativo di Braga, era ben noto che la disponibilità al dialogo e linformalità nei rapporti dovuti alla tradizione di un mondo fatto di produzione e commercio qui, al nord, è la regola. Adeguati risultano allora essere, in quei 15 minuti in cui i giocatori discendono negli spogliatoi e il pubblico lasciando gli spalti occupa letteralmente lo stadio, tutti quegli ampi spazi di circolazione predisposti sotto le gradonate e attrezzati con servizi, bar e piccoli punti commerciali: ne scaturisce un pullulare dincontri occasionali, saluti, contatti di lavoro e altro. Non a caso, una delle principali voci dintroito per la società sportiva è costituita proprio dallaffitto dei camerini ricavati tra le due gradonate, con vista privilegiata del gioco, sfruttati da società e imprese private durante gli eventi sportivi come vere e proprie sedi di rappresentanza, punti di riferimento per clienti e fornitori.
Peccato per la «sala ipostila» ricavata sotto la piattaforma in cemento armato che ospita il tappeto erboso del campo di gioco: lo spazio, pensato come piazza ipogea che avrebbe dovuto permettere il passaggio tra le due tribune, viene impiegato anche impropriamente come garage sotterraneo, sottraendogli parte del fascino e sicuramente rendendo impropria la sua principale funzione.
Ciò che sorprende sempre nei lavori di Souto de Moura è la reinvenzione del tema a partire dalle condizioni contestuali: lo stadio nellepoca dominata dallimportanza della televisione non è solo un luogo che ospita un evento sportivo ma diviene esso stesso protagonista di una scenografia in cui gli spettatori giocano un ruolo decisivo. La scelta da molti criticata di trasgredire alla tradizione della pianta ellittica appare in questo senso ben motivata. Lesclusione delle curve ha permesso di concentrare sulla tribuna che fa da fondo alle riprese televisive la metà dei 30.000 spettatori previsti. Ciò ha consentito non solo di ridurre la fastidiosa visione di posti vacanti nelle partite meno importanti, ma di fare apparire lo stadio ben più grande e capiente di quanto di fatto sia. Inoltre le pareti rocciose laterali sostituiscono adeguatamente la presenza delle curve in quanto in termini di percezione conchiudono perfettamente il campo di gioco e condizionano acusticamente linvaso. Si sa, il boato del pubblico coinvolge emotivamente i calciatori e condiziona lo spettacolo almeno quanto il gioco stesso.
È noto infine che la visione di un evento sportivo risulti decisamente migliore dalle gradinate più alte di una tribuna centrale piuttosto che da quelle che inevitabilmente sarebbero risultate basse in una curva di uno stadio di medie dimensioni. A proposito delle curve. Alla tifoseria ultrà, che qui in Portogallo non ha mai espresso eccessi violenti come in altre parti dEuropa, è stato riservato comunque un reparto specifico con accessi indipendenti e diretti per ognuna delle tribune.
Il pubblico si è rapidamente affezionato allo stadio per via dellimmediato esito positivo che ha ottenuto la sua immagine tra la critica sportiva e i mass media, e nonostante la collocazione rispetto al centro storico ha iniziato ad apprezzare le nuove attrezzature sportive di cui si sta arricchendo il parco nato per recuperare lex area estrattiva. Il successo di uno stadio moderno tra la popolazione locale ha favorito la stabilità della società sportiva che, anche grazie allaumento delle sponsorizzazioni, ha dimostrato negli ultimi anni un particolare attivismo nel calcio/mercato e risultati invidiabili nelle classifiche nazionali (sempre entro le prime quattro squadre) e internazionali. Se, come sembra, lo stadio sarà indicato tra quelli che ospiteranno i prossimi mondiali della Penisola Iberica, forse Souto de Moura potrà apportare quelle correzioni per perfezionarlo alle esigenze sopraggiunte (spazi amministrativi e per gli allenamenti, vendita biglietti, museo, ecc.).
Per la cronaca, la partita è stata vinta dal Benfica per 3 a 1.
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