Pocket Campus Bernini, Torino (AG&P Greenscape, foto di Pietro Savorelli)

I mille e un paesaggio

I mille e un paesaggio

Ritorna la manifestazione Giardini e paesaggi aperti, che propone più di 40 eventi in Italia tra visite guidate, incontri e momenti formativi

 

Published 2 aprile 2023 – © riproduzione riservata

Come ogni anno, in diverse regioni d’Italia, dal 13 e 14 aprile fino a metà maggio, grazie all’impegno dei soci AIAPP (Associazione italiana di architettura del paesaggio), sono stati organizzati ben più di 40 eventi Giardini e Paesaggi Aperti (GePA) fra visite guidate, incontri pubblici, momenti formativi e dimostrativi. AIAPP è un’associazione formata principalmente da professionisti che si occupano di paesaggio dalla piccola alla grande scala. Il nostro scopo è anche quello di promuovere la cultura del progetto di paesaggio e, proprio per tale motivo, sono stati ideati e concretizzati gli eventi GePA da oramai più di 10 anni.

Il progetto di paesaggio in Italia ha ancora poco peso politico e poco peso nel mercato. Per questo AIAPP lavora sia a livello professionale che disciplinare per l’affermazione del ruolo centrale del paesaggio. È di vitale importanza far comprendere come un buon progetto di paesaggio faccia la differenza, risulti migliorativo della qualità della vita, per una rigenerazione dei luoghi guardando alla natura polisemica del paesaggio.

 

Mille e un paesaggio – Landscape diversity

Il tema scelto quest’anno, in allineamento con IFLA Europe (International Federation of Landscape Architects), federazione di cui AIAPP fa parte, è “Mille e un paesaggio – Landscape diversity”. Vogliamo, infatti, evidenziare i molteplici paesaggi esistenti, che possono essere utili, comuni, esperienziali, vulnerabili. Utili come quelli per la coltivazione di cibo o per la produzione di beni. Comuni individuabili nei ritagli di territorio scaturiti a seguito di realizzazioni infrastrutturali, residuati da processi di pianificazione urbana. Esperienziali sono quelli in cui la saggezza storico artistica ha contribuito, con la trasmissione delle conoscenze, alla conservazione dinamica di quel paesaggio, dal giardino storico alle coltivazioni tradizionali. Vulnerabili sono invece i paesaggi a rischio di disastri ambientali, paesaggi fragili, di confine.

 

Tante occasioni, dal Piemonte alla Sicilia

Di seguito solo un assaggio degli svariati paesaggi aperti, con invito a consultare il sito AIAPP, in cui è possibile reperire tutti il programma e le informazioni necessarie per partecipare.

In Piemonte visiteremo i paesaggi terrazzati viticoli alle falde del Mombarone, presso l’anfiteatro morenico della Serra d’Ivrea (Torino), importante patrimonio storico che conserva pratiche agricole tradizionali e produzioni di qualità. Si coglie la sapienza dei contadini nel coltivare preservando la bellezza del nostro paesaggio rurale, in questo caso mediante la realizzazione di terrazzamenti con particolari pergole in pali in legno di castagno sorretti da colonne in pietra e calce.

In Lombardia, nel piccolo comune di Bagnatica alle porte di Bergamo, dal connubio tra amministratori, collettività e progettisti è scaturita una nuova configurazione dello scenario urbano, in cui si coniuga la sicurezza di una “zona 30” assieme alla massima accessibilità di tutti i cittadini. Percorreremo un nuovo spazio urbano in cui il buon progetto di paesaggio incide sulla sicurezza e vivibilità dei percorsi pedonali e ciclabili tra passeggiate alberate e zone di sosta ombrose.

In Veneto ci faremo conquistare dal fascino dei giardini storici come quello della villa Arvedi a Grezzana (Verona), palazzo Grimani e palazzo Arrigoni a Venezia e villa Rovero Bonotto a San Zenone degli Ezzelini (Treviso), mirabilmente ristrutturati.

In Liguria visiteremo il Giardino di villa Boccanegra (Imperia), straordinario giardino di acclimatazione, inserito in un contesto di un oliveto antico del tardo Cinquecento e di un bosco mediterraneo, ideato e realizzato dalla botanica inglese Ellen Willmott, fra le prime donne ammesse alla Royal Horticultural Society.

In Toscana passeggeremo lungo il lago di Roffia (Pisa), sorto sopra una vecchia cava di sabbia che, prima dalla proprietà e poi dal consorzio di bonifica, è stata oggetto di lavorazioni e inserimenti paesaggistici. Il consorzio di bonifica ha poi reso questo lago una cassa di laminazione legata al fiume Arno. L’interesse della visita si concentrerà nel comprendere, dopo quasi 40 anni, come gli argini e le sistemazioni paesaggistiche si siano evolute. Il tutto s’inserisce in un contesto di pianura sul quale passano interessanti tracciati storici come, ad esempio, la Via francigena che poi prosegue verso San Miniato.

In Lazio trascorreremo una giornata insieme per visitare i luoghi interessati dal progetto di riqualificazione e salvaguardia della duna costiera del litorale romano a Torvaianica, presso Pomezia (Roma), teso alla rigenerazione della duna mediterranea.

In Campania, a Casoria (Napoli), visiteremo il cantiere del “Parco Boccaccio” che rientra nel Programma integrato città sostenibili (PICS), indirizzato alla rigenerazione urbana attraverso la progettazione innovativa e sostenibile degli spazi pubblici. L’obiettivo è d’illustrare la complessità del processo progettuale ma anche l’importanza del dialogo tra le parti implicate.

In Puglia cammineremo nell’incantevole borgo di Locorotondo (Bari), partendo dalla villa comunale Garibaldi che occupa una spettacolare posizione panoramica sulla Valle d’Itria, interessata da un sistema di terrazzamenti che si collegano ai vigneti sottostanti.

In Sicilia passeggeremo in una vallata fluviale, a Cava d’Ispica (Ragusa), che per 13 km incide l’altopiano Ibleo, tra le città di Modica e Ispica. La vallata costituisce uno dei maggiori complessi naturalistico-archeologici della Sicilia grazie alla sua articolata e variegata stratigrafia che si dipana dall’Età del bronzo fino all’alto Medioevo. Un alto indice di biodiversità s’innesta sull’articolata morfologia della valle.

Vi aspettiamo con i “Mille e un paesaggio” di GePA, che quest’anno si arricchisce anche di un logo ad hoc. Buone visite!

 

Autore

  • Giulia de Angelis

    Architetto, si specializza in Architettura dei Giardini Progettazione e Assetto del Paesaggio presso l’Università di Genova. Studia all’U.P.C. di Barcellona e al Economics and Natural Resources, Unit of Landscape dell’Università di Copenaghen. È stata professore a contratto presso le Facoltà di Architettura La Sapienza di Roma e la Federico II di Napoli nelle discipline del paesaggio. Partecipa con successo a numerosi concorsi nazionali ed internazionali. È stata Presidente della Sezione Magna Grecia dell’AIAPP, redattore della rivista “Architettura del Paesaggio”, delegata AIAPP per il GIAHS, attualmente Vicepresidente AIAPP. Si occupa prevalentemente di progettazione di parchi e giardini.