Per la mostra sull’autoritratto di Leonardo da Vinci alla Biblioteca Reale, un allestimento come non bisogna fare
TORINO. Cigolii, rombi, borbottii, ruote dentate; pannelli grigi e sedie blu (poi sostituite, per fortuna, da altre più discrete, nere). Alla Biblioteca Reale, l’allestimento nella storica sala di lettura disegnata da Pelagio Palagi, che accompagna l’esposizione di alcuni disegni di Leonardo da Vinci tra cui il celebre “Autoritratto”, è tutto ciò che un allestimento non dovrebbe essere. D’impatto devastante sullo spazio nobilissimo che lo accoglie; sgradevolmente rumoroso, perfino in assenza di spettatori; disarmante nella banalità, al punto di ricordarci una fiera di giochi da tavolo. Un pannello a “L”, schermo-dotato, sfida una multimediale scatola in legno, ornata di ruote dentate e opportunamente transennata, casomai si rischiasse di esserne fagocitati. Negli schermi si fronteggiano vere astronavi (sonde che decollano, atterrano, scavano suoli planetari) e finti corrucciati Leonardi, con i loro ingranaggi. La delicata raffinatezza dei disegni leonardeschi esposti nel caveau al piano interrato non è sufficiente a consolare dalla devastazione della sala del 1842.
“L’autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro”
Musei Reali Torino, Biblioteca Reale
Fino al 30 giugno 2024
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allestimenti , mostre , torino
Last modified: 14 Giugno 2024