CUNEO. Ora l’amministrazione cittadina non potrà certo lamentarsi di essere a corto di idee per la risistemazione del centro storico. Inframezzate a visioni utopiche e a qualche provocazione, nonostante i ristretti tempi di elaborazione sono infatti emerse alcune interessanti proposte dai 18 gruppi che hanno partecipato al workshop «Idee in cantiere», organizzato dall’Ordine provinciale degli architetti e dall’associazione Art.ur, tenutosi a Cuneo dal 28 al 31 maggio. Supportati da tre tutor di fama (Stefano Pujatti di studio ElasticoSPA, Subhash Mukerjee di studio MARC, Marco Rainò di studio BRH+), i circa 60 architetti e designer hanno sviluppato idee e osservazioni partendo da una base di ricerca condivisa con gli attori del territorio e sviluppata durante i tavoli di lavoro e confronto svoltisi nei mesi precedenti. Il confronto tra progetti, ma ancor prima tra persone, emerso dai tre giorni di lavori è stato fruttuoso e rappresenta una buona base di partenza per successivi studi e progetti.
Ne sono emerse interpretazioni che hanno saputo guardare oltre, anche metaforicamente, il centro fisico rappresentato dall’asse di via Roma, primario attraversamento nord sud della città in corrispondenza dei principali ingressi urbani. In più di un progetto si può rilevare una costante tensione tra elementi centripeti, ovvero riguardanti l’asse portante centrale, ed elementi centrifughi, ovvero inerenti una maggiore vitalizzazione dei viali ciliari del centro storico. Ed è proprio rispetto alla valorizzazione di tali bordi che si gioca la scommessa fondamentale: capitalizzare le potenzialità paesaggistiche che possiede lo spalto naturale su cui sorge gran parte della città e che la rende orograficamente un unicum. E le prefigurazioni per piazza Torino – tanto come porta d’ingresso da Nord quanto come elemento principale di snodo verso l’esterno, con l’ipotesi di una visione unitaria dall’alto che abbracci tessuto edilizio, pianura circostante e corona alpina – rappresentano più di una semplice indicazione per le strategie di trasformazione urbana.
I 18 progetti, di cui 3 selezionati (da una giuria composta, tra gli altri, dal presidente dell’Ordine degli architetti di Padova Giuseppe Cappochin) per la completezza della proposta e 5 menzionati per aspetti puntuali, saranno visibili e condivisi con la città, in unesposizione in piazza Audifreddi, dal 3 luglio al 31 agosto. L’iniziativa rientra all’interno di ZOOincittà, laboratori creativi nello spazio pubblico curata dall’associazione Art.ur e giunta alla sesta edizione.
I 3 progetti selezionati
«ANDARE OLTRE»: Marco Barbieri, Stefano Ambrogio, Rossella Rosano
«NODI NELLA RETE»: Emanuele Meinero, Andrea Dalmasso, Macarena Gonzalez
«IN LIMINE»: Stefano Averame, Claudio Bosio, Elisa Mensa
e i 5 menzionati
«LINEE DI FUGA»: Luca Barello, Luca Malvicino, Danilo Marcuzzo
«EcuneO»: Manuel Giuliano, Giorgia Angonova, Andrea Grottaroli
«LIVE BIN»: Alberto Lessan, Jacopo Bracco, Giorgio Pasini
«CUNEO [DE]CENTRO»: Celeste Moiso, Alice Cerrato, Giulia Mazza
«TRE FIGURE DI RESISTENZA»: Andrea Dutto, Andrea Giordano, Andrea Lopapa