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Written by: Inchieste

La Dora nel parco a cielo aperto

Consegnati il 4 maggio tre dei sei lotti che compongono il Parco Dora, 456.000 mq di aree ex industriali a Spina 3 un tempo occupate dagli stabilimenti Michelin e dalle Ferriere Fiat. I lotti in questione sono l’area ex Ingest, trasformata in area verde con giardini acquatici e aree gioco, l’ambito Vitali, ora parco archeologico industriale, e il Valdocco Sud, solcato da un nastro d’acqua lungo 600 m e da un sistema di passeggiate, aiuole, fontane, alberi e muretti in pietra. Restano da completare i lotti Michelin e Mortara (fine lavori prevista per ottobre) e Valdocco Nord (dicembre 2012). Il progetto, del gruppo vincitore di concorso (2004) formato da Latz+Partner, Sts Spa, Studio Pession, Studio Cappato, Pfarré Light Design, Dario Grua e Ugo Marano, rientra nell’ambito del Programma di riqualificazione urbana (Priu) lanciato nel 1998 per la trasformazione dell’intero comparto ex industriale. E nel 2012 finalmente, la Dora, che attraversa il parco, scorrerà interamente a cielo aperto. Parte del fiume è infatti ancora ricoperta dal solettone in cemento funzionale alle esigenze delle fabbriche che sorgevano sui terreni adiacenti al corso d’acqua. Dopo un lungo contenzioso, la Regione Piemonte ha vinto il ricorso contro Fintecna, società controllata dal ministero dell’Economia, che dovrà farsi carico dello stombatura della Dora.

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Last modified: 10 Luglio 2015