Lunedì 4 giugno si terrà presso Palazzo Barbarigo della Terrazza la giornata di studi internazionale «Un secolo di rappresentazioni nazionali: Il Padiglione Germania alla Biennale di Venezia», organizzata dal Centro Tedesco di Studi Veneziani e dedicata alla storia del Padiglione Germania della Biennale di Venezia. Indagherà sul significato quale luogo di rappresentazione nazionale in un senso politico-culturale sulla base della sua storia ormai centenaria. Componente essenziale della storiografia del Padiglione Germania deve essere anche lo studio dellinfluenza internazionale che si è esercitata sullistituzione negli anni in cui non fu abitata direttamente dai tedeschi: nel 1920 esposero nel padiglione gli artisti polacchi, nel 1932 gli austriaci e nel 1948 i francesi. Fu nellambito della preparazione della Biennale del 2011 che lartista Christian Boltanski, scelto per rappresentare il padiglione francese, propose allartista tedesco Christoph Schlingensief di scambiare i padiglioni – cosa che Schlingensief però aveva rifiutato. Attualmente viene discussa tale idea a livello nazionale per il 2013, cinquantanni dopo gli accordi dellEliseo tra Francia e Germania avvenuti nel 1963. Il dibattito serale, che introdurrà Beat Wyss con la relazione Il Bazar di Venezia, sarà una riflessione su una possibile rimodulazione dei Padiglioni Nazionali nella Biennale di Venezia.
La giornata si chiude con un dibattito «Quale futuro per lesposizione di arte nazionale?» alle ore 19 presso Ca’ Giustinian, Sala delle Colonne (San Marco 1364/A): Paolo Baratta (Presidente della Biennale di Venezia) converserà con Beat Wyss, professore alla Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe (modera Anette Hüsch, Direttrice della Kunsthalle zu Kiel).
La giornata di Studio si terrà in lingua tedesca, per il dibattito serale ci sarà a disposizione un servizio di traduzione simultanea Italiano/Tedesco. Ulteriori informazioni e programma della giornata di studio sul sito www.dszv.it; info@dszv.it; Tel. 041-5206355
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